Cos'è il cyberbullismo

La preadolescenza (10-14 anni) è di sicuro il momento in cui si manifesta in modo più intensol’attrazione dei ragazzi verso le nuove tecnologie.

Il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di I grado,l’aumento dell’autonomia negli spostamenti, la forte pressione sociale esercitata dal gruppo dicoetanei, l’avvio della pubertà, che comporta importanti cambiamenti fisici e mentali, sono tutti elementiche spingono i ragazzi a diventare fruitori quotidiani di tecnologia, soprattutto attraverso socialnetwork e gli smartphone.

Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che i ragazzi imparano velocemente copiando ilcomportamento dei loro genitori e compagni. Gli alunni di oggi hanno ottime competenzetecniche ma, allo stesso tempo, mancano ancora di pensiero riflessivo e critico sull’uso delletecnologie digitali e della consapevolezza dei rischi del mondo digitale.I genitori e la scuola possono sostenere i bambini e i giovani dando loro i giusti consigli ediscutendo con loro su quali conseguenze può avere il loro comportamento in rete e cosa significhiil cybermobbing per le vittime. Va, inoltre, segnalato loro che i bulli sono perseguibili penalmente.

Il fenomeno del cyber bullismo viene così definito dalla Legge 29 maggio 2017, n. 71 “qualunqueforma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furtod’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali indanno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventiad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale epredominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso,un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo” (art.1).

Questa forma di bullismo (bullismo elettronico) esercitata a distanza attraverso strumentiinformatici (e-mail, sms, whatsapp, chat, blog, siti internet, immagini o video diffusiin rete…), si traduce in numerose forme di aggressione e molestie, sovente accompagnatedall’anonimato ed accresciute dal fatto che la distanza del persecutore rispetto alla vittima rendepiù difficile la percezione della sua sofferenza.

Ci sono alcune particolari caratteristiche che differenziano il cyber bullismo dal bullismotradizionale:

·        l'anonimato: spesso il bullo si nasconde dietro nomi falsi, un nickname, pensando di non poteressere scoperto;

·        assenza di relazione tra vittima e bullo: per chi subisce le molestie è ancora più difficiledifendersi, perché molto spesso le vittime non riescono neppure a individuare chi è il bullo;

·        mancanza di feedback emotivo: il cyberbullo, non vedendo le reazioni della vittima ai suoicomportamenti, non è mai totalmente consapevole del danno che arreca, questo lo rende piùdisinibito e abbassa i livelli di autocontrollo;

·        spettatori infiniti: le persone che possono assistere ad episodi di cyberbullismo sonopotenzialmente illimitate. La diffusione in rete è incontrollabile e non avviene con un gruppo dipersone definito.

Rientrano nel cyberbullismo le seguenti situazioni:

·        Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce fisiche, al punto chela vittima arriva a temere per la propria incolumità;

·        Flaming: litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare;

·        Denigrazione: pubblicazione all’interno di comunità virtuali, quali newsgroup, forum didiscussione, messaggistica immediata, siti internet… di pettegolezzi e commenti crudeli,calunniosi e denigratori;

·        Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi;

·        Outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte all’interno di un ambiente privato-creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in luoghi pubblici on line;

·        Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività on line;

·        Sexting: invio di messaggi via smartphone e internet, corredati da immagini a sfondo sessuale per screditare, in particolar modo, la dignità delle ragazze.

·        Sextortion: Pratica utilizzata dai cyber criminali, per estorcere denaro, la vittima viene convinta a inviare foto e/o video a sfondo sessuale e poi le si chiede un riscatto per non pubblicarle.